Home 2011 27 Dicembre DOCENTI A CONTRATTO. INTERROGAZIONE ALLA CAMERA
DOCENTI A CONTRATTO. INTERROGAZIONE ALLA CAMERA PDF Stampa E-mail
L’on.le E. Savino ha rivolto la seguente interrogazione al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
‘Premesso che nel 1998, per decreto firmato dall'allora Ministro dell'università, Berlinguer, nasce la figura del docente a contratto con il compito di «sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche»;  grazie a questa norma, le università hanno iniziato a stipulare contratti di diritto privato con «studiosi od esperti di comprovata qualificazione professionale e scientifica» per l'insegnamento di corsi ufficiali o per attività didattiche integrative; tale norma nasceva per rispondere ad esigenze eccezionali, ma, con il passare degli anni, la figura del docente a contratto è diventata la regola; i ministri interrogati avrebbero dovuto emanare atti per definire limiti, modalità e condizioni di utilizzazione di questo strumento contrattuale da parte delle università, ma ciò non è stato fatto; la mancata emissione di questi atti ha portato ad un abuso di questi contratti e ad una loro reiterazione di dubbia legittimità oltre il limite temporale; ciò costituisce violazione dei principi di non discriminazione e di prevenzione dell'abuso di reiterazione dei contratti a tempo determinato; in riferimento alla retribuzione, la legge 4 novembre 2005, n. 230, ha riconosciuto alle università la possibilità di conferire incarichi di insegnamento gratuiti o retribuiti, ma ha rimesso la definizione del trattamento economico a ciascuna università nei limiti delle compatibilità di bilancio e sulla base dei parametri stabiliti con decreto del Ministro dell'istruzione, università e ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro della funzione pubblica; in attuazione di ciò, il decreto interministeriale 16 settembre 2009, n. 94, attualmente vigente, prevede che il trattamento economico minimo dei contratti di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato è stabilito nella misura del 120 per cento del trattamento economico iniziale dei ricercatori universitari confermati a tempo pieno; tale norma, nonostante il carattere cogente ed inderogabile, è rimasta lettera morta; le università hanno interpretato l'inciso della norma del decreto interministeriale «nei limiti delle compatibilità di bilancio» nel senso di poter assumere gratuitamente e non nel senso invece corretto di non assumere più docenti di quelli che si possono permettere di pagare regolarmente, ossia, si ripete, il 120 per cento del trattamento economico iniziale dei ricercatori universitari confermati a tempo pieno; di fatto i docenti a contratto, pur avendo gli stessi compiti e gli stessi obblighi dei professori di ruolo, non ricevono una giusta retribuzione, spesso, anzi, hanno contratti a titolo gratuito e sono del tutto privi di copertura previdenziale e assistenziale; il Codacons, secondo cui i docenti a contratto risultano circa il 55 per cento dei docenti italiani, avrebbe promosso un'azione nei confronti dei Ministri interrogati volta ad ottenere l'emanazione degli atti generali obbligatori vincolanti per le università; i Ministri interrogati sono tenuti a vigilare sulla corretta applicazione della normativa de qua e ad assicurare ai docenti a contratto la corresponsione della giusta e legittima retribuzione ex articolo 36 della Costituzione. Per sapere quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano intraprendere affinché le università provvedano: a) alla determinazione delle motivate e particolari esigenze per cui ricorrere a questi contratti, condizioni e limiti; b) al riconoscimento del rapporto di impiego subordinato a tempo indeterminato a favore di tutti i docenti a contratto in possesso dei requisiti di legge e alla definizione della copertura finanziaria necessaria a trovare i fondi per il riconoscimento del dovuto compenso’.
(L. Pascale, Atto Camera. Interrogazione a risposta scritta 4-14197 presentata da Elvira Savino. 14-12-3011)