Home 2011 27 Dicembre VIVACI SUL MERCATO COMPETITIVO DEI SAPERI GLI ATENEI ITALIANI
VIVACI SUL MERCATO COMPETITIVO DEI SAPERI GLI ATENEI ITALIANI PDF Stampa E-mail
A livello internazionale le università italiane hanno una «forte vivacità sul mercato competitivo dei saperi» e «l'analisi relativa alle risorse intercettate dai dipartimenti e dai centri di ricerca italiani nel triennio 2008-2010 evidenzia un buon dinamismo: in un quadro di assoluta competitività sono state intercettate, infatti, risorse complessive superiori ai 550 milioni di euro, con una tendenza alla crescita». Lo dice il Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) nel Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2011. «L'86,6% delle risorse proviene dalla partecipazione a bandi di gara europei (VI e VII Programma Quadro), mentre il restante - spiega nel dettaglio il rapporto - da finanziamenti dì organismi internazionali o dal mondo privato. Sugli oltre 3.000 dipartimenti esistenti, Circa un terzo in ciascuno degli anni considerati ha avuto la capacità di promuovere i propri saperi, generando opportunità di fund raising in partenariato per i grandi bandi europei o lavorando direttamente sul mercato». Il dossier ricorda anche che però «non tutti i saperi hanno eguale possibilità di promozione: quelli scientifici o tecnologici si prestano molto più di quelli umanistici o delle scienze sociali. Quasi il 20% delle risorse acquisite nel triennio 2008-2010 afferisce all'area delle scienze mediche (18,7%), al secondo posto si posiziona l'area ingegneristica e architettura con il 17,3%, al terzo i saperi delle scienze di base (matematica, fisica, eccetera: 15,9%) e al quarto l'area dell'ingegneria industriale e dell’informazione (15,6%)'. All’ultimo posto, con oltre 4 milioni di euro, si collocano le scienze giuridiche (0,8%)». Il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, è un istituto di ricerca socioeconomica fondato nel 1964.
(Fonte: Brescia Oggi 16-12-2011)