Home 2011 7 Dicembre RIFORMA UNIVERSITARIA. MONITORAGGIO DEL RECLUTAMENTO E DELLA GOVERNANCE DEGLI ATENEI
RIFORMA UNIVERSITARIA. MONITORAGGIO DEL RECLUTAMENTO E DELLA GOVERNANCE DEGLI ATENEI PDF Stampa E-mail
Il 7 novembre è stato firmato un accordo fra Confindustria e la CRUI, la Conferenza dei Rettori delle università italiane, che recita molto pragmaticamente «otto azioni misurabili per l'università, la ricerca e l'innovazione». Due mi paiono prendere in considerazione dei punti nevralgici della riforma in atto, e sono il monitoraggio del reclutamento e della governance degli atenei, chiamati a operare per l'autonomia. In questi mesi si gioca il futuro della docenza: nel giro di 10 anni, andrà in pensione quasi un terzo dei docenti in servizio, e alcuni degli atenei più "vecchi", fra cui La Sapienza, perderanno quasi la metà dei propri docenti. Se l'accademia si dimostrasse incapace di adottare criteri meritocratici nel selezionare e promuovere i docenti, il rischio di uno scadimento irreparabile della qualità degli atenei sarebbe innegabile. Le due istituzioni propongono anche misure concrete per il monitoraggio di queste azioni, che richiederà non poche risorse, oltre alla disponibilità degli atenei: del resto, solo ponendosi obiettivi elevati sarà possibile un salto di qualità generalizzato. Le eccellenze non mancano, è necessario farle crescere ma soprattutto far aumentare la qualità media del sistema tagliando le sacche d’inefficienza e valorizzando il merito anche attraverso quei finanziamenti proporzionali ai risultati che la legge di riforma ha introdotto. Questa è la sfida quotidiana dell'ANVUR, l'agenzia per la valutazione dell'università e della ricerca. Una sfida, forse, impopolare perché smonta alcune rendite di posizione che parevano inattaccabili. Sapere che la Crui, che rappresenta il governo del sistema, e la Confindustria, che nelle sue imprese accoglie il "prodotto" dell'istruzione superiore, condividono il giudizio sull'importanza della valutazione, rende il lavoro dell'Agenzia ancor più rilevante.
(Fonte: L. Ribolzi, Il Sole 24 Ore 21-11-2011)