Home 2011 7 Dicembre RETRIBUZIONI. RICERCATORI. PREGIUDIZIO ECONOMICO DAL BLOCCO STIPENDIALE
RETRIBUZIONI. RICERCATORI. PREGIUDIZIO ECONOMICO DAL BLOCCO STIPENDIALE PDF Stampa E-mail
Il cd. “blocco” degli incrementi degli stipendi per tutto il comparto dell’impiego pubblico ha determinato un pregiudizio economico particolarmente grave per tutti i ricercatori a tempo indeterminato assunti successivamente al varo del blocco stesso (per effetto del dl 31 maggio 2010, n. 78). Infatti, a legislazione vigente, i ricercatori a tempo indeterminato hanno uno stipendio mensile d’ingresso nel ruolo (per tutto il primo anno) corrispondente a euro 1.334,16 (al lordo di eventuali integrazioni per assegni familiari, figli a carico, etc.), che dal secondo anno sale a quota 1.646,25 (e poi 1.667,97 al terzo) per effetto dell’adeguamento introdotto dalla l. 43/2005, la quale sancisce che “dopo il primo anno di effettivo servizio e fino al giudizio di conferma, il trattamento economico dei ricercatori universitari è pari al 70 per cento di quello previsto per il professore universitario di seconda fascia a tempo pieno di pari anzianità”. Il blocco della retribuzione per tutto il periodo 2011-2013 al livello stipendiale d’ingresso comporta, in questo modo, un taglio di circa il 25% della retribuzione totale, ciò che risulta particolarmente penalizzate, perché un taglio così rilevante della retribuzione (che per dimensione percentuale – il 25% della retribuzione – non ha paragone alcuno con nessun’altra componente dell’impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni) colpisce un trattamento stipendiale già estremamente basso, sia in termini assoluti, sia se paragonato alle analoghe posizioni nel resto d’Europa.
(Fonte: giovaniricercatoriuniversitari.wordpress.com 21-11-2011)