Home 2011 20 Novembre Avvisi. Convegno: IL “VIRUS LOGICO-LINGUISTICO” NELLA SCUOLA E NELLA UNIVERSITÀ: COME SCONFIGGERLO
Avvisi. Convegno: IL “VIRUS LOGICO-LINGUISTICO” NELLA SCUOLA E NELLA UNIVERSITÀ: COME SCONFIGGERLO PDF Stampa E-mail
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMAE MATRIS PROFESSORES  EMERITI
(patrocinio e collaborazione dell’USR-Emilia-Romagna)

Il “virus logico-linguistico” nella Scuola e nella Università: come sconfiggerlo.
(Lo “Studio Guidato”, una strategia  contro il degrado logico-linguistico)
29 Nov. 2011, ore 15.00. Aula Magna della Facoltà di Ingegneria. V.le Risorgimento 2.
R e l a z i o n i
Filippo Ciampolini  
Presentazione del progetto.
Stefano Contadini
Il progetto sotto il profilo operativo.
Francesco Piazzi    
Il contributo delle materie umanistiche.
Franco Frabboni    
Verso una pedagogia del raccordo fra Secondaria Superiore e Università.  
Cesare Saccani        
Istruzione Superiore: percorsi di qualità e di certificazione.  

COMUNICATO  PER LA  STAMPA
Il Convegno di cui al presente invito tratta di un problema, di primaria importanza per la Scuola, la cui soluzione continua a sfuggire alle riforme da almeno una quindicina di anni a questa parte. Si tratta della gravissima carenza LL (logico-linguistica) di cui soffrono schiere foltissime di studenti della Secondaria Superiore italiana. La gravità di tale situazione trova conferma in autorevoli dichiarazioni comparse in tempi più recenti sui mass-media. Fra le molte esistenti si ricorda quella di maggiore interesse per il convegno e per il progetto in questione. Nel novembre 2009, l’allora neo-Rettore dell’Università di Bologna, in una delle sue prime uscite ufficiali, lanciò un vero e proprio grido di allarme riferendosi ai “troppi studenti semi-analfabeti” presenti oggi nell’Università stessa. Nell’inaugurazione dell’Anno Accademico di lì a poco seguita, ribadì l’allarme suddetto, rivolgendo inoltre un caldo invito a tutti (e, in modo del tutto particolare, ai docenti universitari) a collaborare affinché da questa avvilente situazione si potesse uscire al più presto. Deludente invece, come spesso accade in episodi del genere, la reazione del grande pubblico dei mass-media: una fiammata di interventi di esperti e non-esperti, quasi tutti volti a esprimere opinioni personali su quali fossero i colpevoli di tale drammatica situazione (e solitamente, ma ingiustamente, i docenti della Scuola risultarono i più accusati); sui rimedi per la medesima, invece, un silenzio praticamente totale. Tra coloro che accolsero nello spirito giusto l’invito del Rettore Dionigi (che spronava alla concretezza dell’impegno e non alla ricerca dei colpevoli) il gruppo di ricerca (formato da docenti universitari e della Scuola) che due anni più tardi avrebbe chiesto all’AMPE (Associazione dei Professori Emeriti dell’Università di Bologna e quindi Università essa stessa) di valutare i risultati di una sua lunga ricerca, da tradursi in eventuale Convegno e successivo progetto, facendosene portavoce autorevole nei confronti dell’Università e della Scuola. L’AMPE ha fatto addirittura di più, assumendo in proprio (ovviamente consenziente il gruppo citato) il Convegno e il progetto, considerandoli entrambi degni di figurare fra i contributi che l’AMPE stesso dedica ai festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità di Italia. Ha inoltre richiesto all’USR-ER (Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna) patrocinio sull’iniziativa e collaborazione paritaria alla medesima entrambi assicurati di buon grado dall’Ente suddetto.
Il modo migliore per prepararsi al Convegno, che presenterà nel dettaglio il successivo progetto [entrambi resi ufficiali con il comune titolo “Il virus LL (logico-linguistico): come sconfiggerlo” .], non vi è dubbio sia quello di sintetizzare la lunga ricerca che ha preceduto l’attuale proposta. Ciò a comprendere meglio le difficoltà che si sono dovute superare ed anche il perché, alla fine, si è maturata la certezza che traspare dal titolo, dovendosi però interpretarla, non come imprudente affermazione in contrasto con l’umiltà necessaria a ogni ricercatore, ma piuttosto come consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per preparare la sperimentazione decisiva (appunto quella che l’attuale progetto vuol fare entro il presente anno scolastico) che tolga a tutti (docenti, studenti, genitori, cittadini interessati) ogni possibile dubbio residuo. Su questo punto meglio lasciare la parola a ricercatori che tale ricerca hanno vissuto e che ne riferiscono in prima persona, al di fuori di questo comunicato, nella successiva sintesi della ricerca stessa.