Ricerca. Riordino dell'Istituto Superiore di Sanità |
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Lo schema di decreto legislativo proposto dal Consiglio dei ministri sarà inviato alla Conferenza unificata e alle Commissioni parlamentari per un parere. La sua versione definitiva darà luogo a un nuovo Statuto per l’Iss e inizierà quindi la delicata fase della stesura dei regolamenti attuativi. La ridefinizione del rapporto di controllo e vigilanza da parte del Ministero della Salute non va di pari passo con la riaffermazione del ruolo di ente di ricerca per il nostro istituto: l’Iss è citato come “ente pubblico che svolge un fondamentale ruolo di tutela della salute pubblica” ma la parola “ricerca” riferita all’Iss non è mai presente. Le indicazioni di razionalizzazione delle risorse umane ed economiche che sono indicate per i Ministeri nello schema di decreto sono applicate anche all’Iss considerandolo alla stregua di un Ministero e non di un ente di ricerca. La prevista riallocazione del personale nelle strutture dell’Iss che offrono servizi a terzi spinge a pensare che la “organizzazione e la fusione delle strutture tecnico-scientifiche” sarà più ispirata dall’esigenza di avere strutture che vendano servizi anziché strutture con obiettivi di ricerca con impatto sulla salute. La preoccupazione maggiore è la riduzione della dotazione organica prevista dall’art. 4 comma c di questa manovra (chiamarla riordino non ci sembra appropriato). Ciò, sommato alle recenti norme restrittive sull’uso del turn-over, pregiudica la prospettiva di lavoro di precari e sotto inquadrati. (Fonte: FlcCgil 03-10-2011)
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