Ricerca. Il difficile rientro dei cervelli |
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Un sistema universitario e di ricerca pubblica difficilmente accessibile, unito a una scarsa domanda di tecnologi, ricercatori e inventori da parte del sistema privato, rendono l'Italia una destinazione poco attraente, sia per i cervelli stranieri sia per quelli italiani all'estero che volessero ritornare. Nel caso specifico del mondo accademico, poi, le difficoltà italiane si sommano a una generale scarsità della "immigrazione" di ritorno, come ben spiegato da Patrick Gaulè in un articolo su Vox-eu. E come testimoniato dai ben poco commendevoli risultati dei progetti per il "rientro dei cervelli" messi in atto da vari governi italiani, dal 2001 fino al 2008. Appare dunque difficile che il sistema della ricerca scientifica e tecnologica italiano possa, nel breve periodo, proporsi quale paese in entrata all'interno del mercato globale del "talento scientifico e ingegneristico", così come descritto da Richard Freeman. Né che alcun nuovo piano di "rientro" possa avere più successo dei precedenti. (Fonte: S. Breschi, F. Lissoni, lavoce.info 13-09-2011)
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