Valutazione. Intervista a Luigi Biggeri ex presidente CNVSU |
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Desideravo che il ministro chiarisse che cosa significava quanto scritto nel Regolamento dell'ANVUR, e cioè che i presidenti di CNVSU e CIVR «fanno parte» del Consiglio direttivo, ma non ho mai ricevuto risposta. Nell'unico incontro con i componenti dell'ANVUR, ho fornito alcune indicazioni sui temi più urgenti da affrontare. Bisogna affrontare da subito il problema delle risorse. Basta pensare che l'agenzia francese ha quasi 200 dipendenti e poggia sul lavoro di circa 4.500 esperti francesi e internazionali. Invece la bozza di norma predisposta dal ministero, nella quale si prevede di attivare l'accreditamento dei corsi, si preoccupa di stabilire le procedure, anche in modo dettagliato, ma poi specifica che dall'attuazione «non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». Nel 2007, con una valutazione prudente, il CNVSU ha calcolato che l'accreditamento costa circa 13 milioni l’anno. Un'altra dose di compiti è assegnata all'ANVUR dalla riforma e dai decreti attuativi. Alla luce quel che abbiamo appena detto, è una scommessa azzardata? Ho sempre sostenuto che nella norma istitutiva e nel regolamento si assegnavano all'Agenzia troppi compiti, anche molto specifici, che sarebbe stato difficile assolvere. L'attuazione della riforma è importante, ma il rischio è che poi l'ANVUR si ritrovi a dover dare troppi pareri sui decreti attuativi che il ministero deve emanare, adempiendo soprattutto a una funzione consultiva che rischia di far trascurare l'attività di valutazione, "ragione sociale" dell'Agenzia. (Fonte: G. Trovati, Il Sole 24 Ore 03-10-2011)
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