Valutazione delle università. L'edizione 2011 della classifica “QS World University Rankings” |
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L'edizione annuale della classifica “QS World University Rankings” 2011-12 (http://www.topuniversities.com/university-rankings/world-university-rankings/2011) rivela le 300 università che hanno ottenuto il miglior punteggio in base a sei indicatori, che comprendono le valutazioni di oltre 33.000 accademici di tutto il mondo e di 16.000 datori di lavoro; si tratta della maggiore inchiesta di questo tipo finora effettuata. Novità per il 2011: i risultati sono ora pubblicati accanto al confronto tra le rette universitarie alla pagina http://www.topuniversities.com/university-rankings/ . Punti principali. La University of Cambridge resta in prima posizione, subito seguita da Harvard. Il MIT balza al terzo posto scavalcando Yale e Oxford; 38 paesi si classificano nella top 300. In Europa: quattro università britanniche tra le prime dieci. ETH Zurich (18) é la migliore dell’Europa continentale, seguita dall’École normale supérieure.(ENS) di Parigi (33), Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL) (35) e da Ecole Polytechnique ParisTech (36). Cinque Italiane nelle prime trecento: Università di Bologna (183), La Sapienza (210), Università di Padova (263), Università di Milano (275) e Politecnico di Milano (277). Da Milano si fa tuttavia notare con orgoglio che se si guarda il risultato ottenuto specificamente nell’area disciplinare dell’Engineering and Technology (classifica ‘THE’), il Politecnico si posiziona quest’anno al 48° posto al mondo (era 63° nel 2010), “prima università italiana nella storia del ranking ‘THE’ a entrare tra le 50 migliori università tecnologiche del mondo”. “Tutte le Università italiane messe insieme non prendono i finanziamenti di uno dei primi 10 atenei di qualsiasi graduatoria mondiale” constata il professor L. Gamberini, dell’Università di Padova, che ha la delegazione nell’ateneo veneto al monitoraggio dei ranking internazionali. “Considerata la mole di Atenei che sono presi in esame – aggiunge – l’Italia si piazza comunque bene. C’è da tener presente poi che il metodo di valutazione varia a seconda dei parametri. Da noi, per esempio, non si tiene conto di posti letto per gli studenti, perché l’Esu, che pure é al servizio dell’Ateneo, non è dell’Università”. (Fonte: ANSA.it 04-09-2011; Il Fatto 09-09-2011)
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