Valutazione all’inglese. RAE e REF |
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Esistono diversi approcci e diverse attitudini verso la complessità del valutare, e a poco e poco nel nostro blog ne andiamo sviscerando i vari aspetti di nostro interesse. Oggi dirigiamo la nostra attenzione verso una certa attività di valutazione della ricerca, ben nota, che si svolge nel Regno Unito ma che risulta di forte interesse anche per il nostro sistema universitario e della ricerca. Stiamo parlando dell’esercizio di valutazione noto per un paio di decenni come RAE (Research Assessment Exercise) e che nella prossima tornata del 2014, già da tempo in preparazione, si chiamerà REF (Research Excellence Framework). Poiché è imminente il lancio di una nuova Valutazione della Qualità della Ricerca anche in Italia (dopo il VTR 2001-2003, di cui abbiamo già parlato), proviamo a cogliere a volo d’uccello qualche caratteristica di quella consolidata pratica di valutazione. Allora cogliamo l’occasione del fatto che il REF sta procedendo alla consultazione sui criteri generali di valutazione, e su quelli specifici fissati per aggregati di “Panel disciplinari”, per vedere come vada effettuata la valutazione olistica della qualità, in tutte le sue sfaccettature apprezzabili. Vediamo le definizioni fondamentali [Legenda - UOA: Unità disciplinare valutanda; submission: insieme di prodotti della ricerca che la singola istituzione propone per la valutazione, suddivise per UOA, secondo le regole numeriche fissate; main panel: Panel principale che aggrega diversi UOA ai fini della valutazione - esistono 4 main panel, e 36 sub-panel corrispondenti alle UOA]: (vedi il seguito su http://cronaca.anvur.it/2011/09/valutazione-allinglese.html#comments 27-09-2011)
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