Home 2011 7 Ottobre Finanziamenti. L'intervento correttivo non recupera il taglio iniziale
Finanziamenti. L'intervento correttivo non recupera il taglio iniziale PDF Stampa E-mail
La protesta dei rettori contro il taglio dei fondi alle università è ormai un grande classico dell'autunno. L'altro appuntamento fisso, fino ad oggi, è stato l'intervento del Governo, in genere con la legge di stabilità, per attenuare la stretta. Perché accada anche in quest'anno avaro di "sconti" sul rigore dei conti pubblici, la CRUI ha già affilato le armi, e nel parere reso sulla bozza di decreto che distribuisce i fondi 2011, ha promesso «assoluta determinazione» per cercare di evitare i «danni incalcolabili» al sistema se non fossero corrette le cifre 2012, che portano in dote un nuovo taglio del 5,53 per cento. Sulla stessa linea il CUN, che parla di «riduzione esiziale» delle risorse figlia di un «clamoroso errore strategico» della politica. Il clima, con l'eccezione degli atenei meridionali, che dopo il miliardo sbloccato dal Cipe di venerdì scorso possono guardare alla situazione con molta più serenità, è teso, anche perché il braccio di ferro continuo fra Governo e rettori presenta due difetti fondamentali: l'intervento correttivo non recupera il taglio iniziale, ma lo ammorbidisce, e il tira e molla ritarda la definizione delle risorse, impedendo qualsiasi forma di programmazione.
(Fonte: Il Sole 24 Ore 03-10-2011)