A Reggio Emilia continuano le polemiche per il mancato recepimento delle richieste della Provincia, da parte dei vertici dell’università, di determinare nel Consiglio d’amministrazione dell’ateneo una rappresentanza sicura degli enti locali. Sull’argomento ritornano oggi la consigliera provinciale Angela Zini, che ha tra l’altro partecipato ai lavori della commissione preparatoria del nuovo statuto, e il capogruppo Paolo Croci. Entrambi per rinnovare al rettore Aldo Tomasi la richiesta di non essere esclusi. Gli organi stanno attentamente esaminando, da giorni, tutti gli emendamenti migliorativi proposti al testo licenziato dalla commissione a suo tempo incaricata. Ma, un fatto è assodato. Non c’è alcuna “autorefenzialità” da difendere da parte del corpo accademico”. L’entità delle presenze esterne, anzi, “nel nuovo statuto per quanto riguarda il CDA ne esce rafforzata. Se oggi la presenza esterna, che significa enti locali, è data da 4 membri su 32, ovvero il 12,5%, nel testo in discussione risulterà di 3 su 11, quindi del 27,3%”, ha fatto notare il rettore. (Fonte: Dire 15-07-2011)
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