Home 2011 25 Luglio La sede di Imola dell’Unibo
La sede di Imola dell’Unibo PDF Stampa E-mail
Inaugurata nel 1997 con il corso in tecniche erboristiche ha registrato nell’ultimo anno accademico un significativo aumento delle immatricolazioni: circa il 30% in più dell’anno precedente (365 per l’anno accademico in corso contro i 241 di quello precedente), incremento che ha interessato soprattutto i corsi che non sono a numero chiuso. Il corso di farmaceutica e di infermieristica hanno raddoppiato i nuovi iscritti. I corsi attualmente attivi sono 6: scienze farmaceutiche applicate (facoltà di farmacia), verde ornamentale e tutela del paesaggio (agraria), tecniche della prevenzione, educazione professionale, fisioterapia, infermieristica (medicina e chirurgia). Farmaceutica applicata e verde ornamentale sono i corsi con il maggior numero di immatricolati. «Fondamentali sono proprio i numeri - spiega la professoressa Patrizia Tassinari, presidente del corso di agraria e referente della sede universitaria di Imola -: le classi hanno circa 40/50 studenti e non tutti frequentanti. In questo modo, visti i numeri bassi, sia studenti che docenti lavorano serenamente. Il punto di forza diventa il dialogo fra ragazzi e professori». Con la nuova riforma Gelmini molti corsi, quelli a più basso numero di iscritti, sono stati chiusi e intere lauree trasformate in curricula. Nel caso specifico della sede di Imola, il corso di farmacia ha soppresso un curriculum, ma a causa del numero di iscritti troppo basso (informatore sociale). Non si faranno corsi nuovi ma si procederà con l’attivazione di master, summer school e corsi di alta formazione. «Si cerca di portare studiosi europei nelle città piccole come Imola, che vengono molto apprezzate così da stimolare anche gli studenti attraverso il contatto con studiosi ed esperienze internazionali che meritano di essere aperti anche a loro e non solo ai docenti», sottolinea la Tassinari. Il tasso di occupazione registrato mediamente per i vari corsi è del 70-80% entro il primo anno dalla laurea.
(Fonte: K. Reggiani, www.nuovodiario.com 14-07-2011)