Home 2011 26 Febbraio Il MIUR chiama in causa le banche per la gestione del fondo per le agevolazioni alla ricerca
Il MIUR chiama in causa le banche per la gestione del fondo per le agevolazioni alla ricerca PDF Stampa E-mail

A occuparsi della partita sarà un pool di istituti all'interno del quale spiccano Unicredit, Mps e Bnl. Tecnicamente, le aziende di credito dovranno seguire per il MIUR tutta la fase istruttoria che precede la materiale assegnazione delle risorse. In ballo c'è proprio il Fondo per le agevolazioni alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale. Per far questo, gli enti creditizi incasseranno dal ministero 46 milioni di euro. Nel dettaglio, a occuparsi della delicata partita saranno quattro gruppi di banche. Il primo è costituito da Unicredit Medio Credito Centrale, e vede proprio Unicredit come mandante. Nel secondo c'è Mps Capital Services, del gruppo Mps presieduto da Giuseppe Mussari, che è anche presidente dell'Associazione bancaria italiana. Il terzo gruppo è costituito dal Mediocredito Italiano e il quarto da Banca Nuova, Bnl, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banco di Sardegna.

Il Fondo per le agevolazioni alla ricerca è uno dei risultati del decreto legislativo 297/99, con il quale è stata ricomposta la frammentarietà degli strumenti fino allora vigenti per il sostegno dei rapporti tra ricerca universitaria e ricerca industriale. Il decreto in questione ha come obiettivo fondamentale il sostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo «pre-competitivo» attraverso l'erogazione di contributi pubblici. Si tratta, in sostanza, di uno specifico fondo rotativo dal quale sono attinte le risorse destinate allo scopo.
(S. Sansonetti, ItaliaOggi 22-02-2011)