Home 2011 26 Febbraio Gli effetti della crisi economica sull’istruzione superiore in Europa
Gli effetti della crisi economica sull’istruzione superiore in Europa PDF Stampa E-mail

L’EUA (European University Association), nata a Salamanca nel marzo 2001 e con sede a Bruxelles, ha monitorato gli effetti prodotti della crisi economica sull’istruzione superiore in Europa dal 2008 e ha pubblicato lo studio “Impact of the economic crisis on European universities (gennaio 2011)”. Dalle analisi svolte emerge un quadro molto variegato; la crisi ha risparmiato pochi sistemi universitari e non ha ancora mostrato la reale portata delle sue conseguenze. I Paesi in cui sono stati attuati o sono previsti, in pochi anni, tagli al finanziamento pubblico dell’istruzione superiore maggiori del 20% sono Grecia, Italia, Regno Unito (ove, come annunciato nel Comprehensive Spending Review 2010, il bilancio dell'istruzione superiore subirà un taglio del 40% fino al 2014/15, esclusa la Scozia che ha un sistema speciale) e Lettonia, quest’ultima al primo posto di una poco gloriosa classifica con un ridimensionamento del budget del 48% nel 2009 più un ulteriore 18% nel 2010. Meno colpite sono le università irlandesi, le cui risorse sono state ridotte circa del 10% nel 2010 e del 7% nel 2011, mentre Estonia, Romania, Islanda e Lituania hanno subito una perdita compresa tra i sei e i dieci punti percentuali. Infine, tagli inferiori al 5% si sono registrati in Repubblica Ceca e nei Paesi balcanici; i Paesi scandinavi, Polonia, Svizzera e Paesi Bassi sono gli unici in cui non si osservano diminuzioni dei finanziamenti. In Ungheria e in Belgio, invece, i governi, alla luce di una situazione economica delicata,  hanno abbandonato gli impegni presi precedentemente per l’incremento delle sovvenzioni. I tagli descritti, in media, incidono maggiormente sull’insegnamento che sulle attività di ricerca.

Le uniche eccezioni a questo trend sono rappresentate dalla Francia, dove, nel 2010, l’esecutivo ha stanziato 11 miliardi di euro per il miglioramento globale della qualità dell’istruzione superiore e 8 miliardi per la ricerca, e dalla Germania, dove il finanziamento alle università è fornito dalle autorità regionali, il cui governo federale ha incrementato il fondo di sicurezza di 800 milioni di euro.
(A. Polidoro, meridiani online 23-02-2011)