SCIENZA CHIARA, SCIENZA OSCURA. RICERCA PURA, RICERCA MILITARE, BIG TECH |
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Autore: Gianfranco Pacchioni. Ed. Il Mulino 2025. 240 pg. Verso il monopolio del sapere. I prossimi capitoli della scienza saranno scritti a porte chiuse? Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica, motore del progresso tecnologico, ha vissuto cambiamenti straordinari. Uno, tanto fondamentale quanto spesso trascurato o sottovalutato, riguarda gli attori coinvolti. Se in passato protagoniste erano le istituzioni pubbliche con la loro ricerca volta al bene comune, oggi sono comparse le Big Tech, che grazie a profitti ingenti investono in modo aggressivo nella ricerca, con obiettivi ambiziosi: computer quantistico, interfacce cervello-macchina, esplorazione spaziale, salute e, ovviamente, intelligenza artificiale. Se si considera, inoltre, il contributo della ricerca militare, segreta per definizione, emergono due volti assai diversi della scienza contemporanea: da un lato quella pubblica, aperta e trasparente; dall'altro, quella privata, riservata, inaccessibile. Stiamo assistendo impotenti allo spostamento della capacità di produrre ricerca innovativa e trasformativa da università e centri di ricerca pubblici a gruppi di ricerca privati, poco trasparenti, ma molto aggressivi. Alle 4:30 italiane di domenica 16 marzo quattro astronauti della missione Crew-10 di SpaceX hanno raggiunto, per riportarli sani e salvi sulla Terra, Sunita Williams e Butch Wilmore, due astronauti noti per essere rimasti bloccati per nove mesi nella Stazione Spaziale Internazionale, dove avrebbero dovuto restare solo per otto giorni. Maggio 2024: viene rilasciata una nuova versione di AlphaFold, un rivoluzionario software di intelligenza artificiale capace di prevedere la struttura delle proteine, accelerando così la scoperta di nuovi farmaci. Stesso mese, Noland Arbaugh, un paziente paralizzato dal collo in giù, dimostra i progressi fatti grazie a un impianto cerebrale che utilizza un’interfaccia neurale. Vale la stessa domanda: cosa lega una missione spaziale, un software di biologia computazionale e un impianto di microelettrodi nel cervello? Non molto, se non il fatto che stiamo parlando di risultati ottenuti non nel contesto della ricerca pubblica e condivisa, ma in ambito privato e riservato. SpaceX è l’azienda americana di Elon Musk che si occupa di telecomunicazioni satellitari e viaggi interplanetari; AlphaFold è un prodotto di DeepMind, società britannica di intelligenza artificiale poi acquisita da Google; Neuralink, sempre di Musk, è invece la società che ha sviluppato l’interfaccia neurale per connettere il cervello umano ai computer. Questi esempi illustrano come il progresso scientifico e tecnologico stia seguendo percorsi completamente diversi rispetto al passato. |