IN ALCUNI PAESI ALLA VECCHIA UNIVERSITÀ NEOLIBERISTA ORA SI SOMMA UN’UNIVERSITÀ SOTTOMESSA AL POTERE ESECUTIVO E TOTALMENTE ALLINEATA ALL’IDEOLOGIA DEL POPOLO SOVRANO |
|
|
|
“Mi sembra che sarebbe sbagliato non vedere un altro filo che unisce l’Ungheria agli Stati uniti e all’Argentina ... Tale filo è costituito da una generalizzata pulsione verso una dittatura della maggioranza per cui chi ha vinto le elezioni rappresenta non una sezione maggioritaria della popolazione ma il popolo intero. Di conseguenza, la sovranità del popolo non viene più esercitata nelle forme e nei limiti della fine dell’articolo 1 della Costituzione italiana, ma appunto senza forma e senza limiti, in una situazione che investe ugualmente MAGISTRATURA e UNIVERSITÀ. Si produce così l’intolleranza verso qualunque potere, che sia strutturato, formale, di ordine giudiziario o che sia il potere del pensiero critico, della conoscenza e del sapere: non si tollera l’idea che questi poteri possano «arrestare» (per usare le parole di Montesquieu) il potere esecutivo. Questa torsione esecutivista si sposa a un odio anti-intellettualistico che è tipico non solo dei fascismi, purtroppo, ma che nei fascismi raggiunge livelli parossistici. Io credo che ci sia un quadro, in cui alla vecchia università neoliberista – che conviveva, peraltro, con quella feudale, ancora precedente – ora si somma l’università immaginata da questi nuovi padroni di estrema destra, un’università sottomessa al potere esecutivo e totalmente allineata all’ideologia del popolo sovrano”. F: T. Montanari, jacobinitalia.it 27.03.25.
|