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UN GIUDIZIO SEVERO SUL NUOVO SISTEMA D’ACCESSO AL CDL IN MEDICINA. IL SEMESTRE FILTRO. AL POSTO DELL’ATTUALE TEST SE NE VOGLIONO INTRODURRE TRE CHE POSSONO DIVENTARE SEI PDF Stampa E-mail

Dopo il primo Decreto Legislativo per l’applicazione del ‘nuovo’ numero chiuso al CdL in Medicina, con il secondo decreto si sta stabilendo che gli esami di profitto (in realtà dei ‘normali’ test) dei tre insegnamenti previsti si svolgeranno nella stessa data e contemporaneamente in tutte le università in cui è attivo il “semestre filtro”. Ciascuna prova d’esame si svolgerà attraverso un ‘classico’ test che potrà essere ripetuto dopo circa 15 giorni (secondo appello). Sulla base dei punteggi ricevuti si formerà una graduatoria nazionale per l’attribuzione dei previsti circa 20.000 posti (per gli oltre 75.000 iscritti) per proseguire nel corso di laurea in Medicina. Il semestre filtro potrà essere ripetuto per altre due volte. La sostituzione dell’esame svolto dal docente che ha tenuto il corso, con un impersonale unico esame-test nazionale rappresenta una gravissima e incostituzionale novità che lede l’autonomia didattica (robotizzazione dell’insegnamento universitario). Dopo un semestre di due mesi scatterà lo sbarramento del numero chiuso che impedirà a oltre 55 mila studenti di continuare gli studi di Medicina. A questo vero e proprio massacro uno studente si potrà sottoporre per tre volte (tre anni), perfino un anno in più che in Francia. Si doveva abolire l’attuale “immondo” test e invece se ne vogliono introdurre tre che possono diventare sei. Si doveva farla finita con l’industria della preparazione ai test e invece la si rende di gran lunga più florida (preparazione prima dell’ingresso, sostegno allo studio delle tre materie, preparazione ai tre, ma anche sei, test-esame). Si doveva impedire i ricorsi amministrativi e invece se ne avranno molto di più e molto più facili. I giovani da troppi anni sono utilizzati come cavie, sottoponendoli a fantasiose e sempre disastrose modalità di ingresso a Medicina: per tanti anni si è avuto un solo test variamente ‘calibrato’, poi 4 test negli ultimi due anni delle superiori, poi di nuovo un solo test e ora il “semestre filtro” con ancora tanti test. Quest’ultima modalità di selezione, che si ispira all’esperienza francese, sarà di gran lunga la più disastrosa per il circa ’80% degli studenti che si saranno sottoposti a un inutile e pesantissimo impegno di studio, con enormi costi per le famiglie che si potranno permettere di ‘supportare’ gli studi dei propri figli. In Parlamento, durante tutto l’iter che ha portato all’introduzione del “semestre filtro”, nessuno ha mai speso una sola parola sulle drammatiche conseguenze che l’analoga modalità di selezione ha prodotto e produce nella stessa Francia dove quel sistema è fortemente criticato per avere prodotto danni formativi e psicologici enormi agli oltre 80% degli iscritti che sono stati ogni anno espulsi con la ghigliottina del numero chiuso. In Francia quel modello, si ripete, è stato definito un «massacro generazionale», una «macelleria didattica», una «catastrofe», un «calvario», un «inferno», una «fossa dei leoni», una «follia». E nel settembre del 2019 lo stesso Emmanuel Macron lo ha definito «obsoleto», «ingiusto», «inefficace» (Le Monde). F: ANDU 30.05.25.