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L’ABOLIZIONE DELL’ABILITAZIONE SCIENTIFICA NAZIONALE E LE NUOVE PROCEDURE PER I CONCORSI UNIVERSITARI PDF Stampa E-mail

Il DDL del governo sul cambiamento delle procedure per i concorsi universitari, con l’abolizione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, introduce maggiori margini di autonomia per gli atenei. Per candidarsi ai concorsi di ordinario o associato sarà sufficiente dichiarare il possesso di requisiti che saranno definiti dal Ministero e non più aver ottenuto l’Abilitazione. L’Abilitazione Scientifica Nazionale, introdotta nel 2012, nasceva dall’esigenza di assicurare la qualità del reclutamento accademico. In questi anni le modalità della valutazione hanno influenzato le attività di ricerca, soprattutto dei più giovani, indirizzandoli a privilegiare la quantità dei lavori pubblicati sulle riviste di rilievo internazionale, a volte a danno degli aspetti di qualità. Pur con molti problemi, le procedure dell’ASN – con il sorteggio delle Commissioni – avevano contribuito a un maggior respiro internazionale della ricerca e avevano ridotto il peso degli interessi universitari locali. Le nuove norme – ancora poco chiare - prevedono commissioni individuate dagli atenei “previo sorteggio tra i docenti disponibili a livello nazionale” con un componente interno. Il rischio delle nuove norme del governo è un minor riconoscimento della qualità della ricerca e un ritorno a logiche localistiche. F: Società italiana di economia; scienzainrete 28.05.25.