LA CRISI DELLE PROFESSIONI SANITARIE |
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Durante l’audizione in Commissione Affari sociali sul riordino delle Professioni sanitarie, il Direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ssn Mariella Mainolfi ha analizzato punto per punto tutte le criticità che riguardano il PERSONALE SANITARIO. La percentuale dei contratti di FORMAZIONE SPECIALISTICA andati deserti è pari al 29% del totale contratti finanziati con risorse statali per l’anno accademico 2023/2024 (Tabella). E per la formazione in medicina generale il dato è al 15%. Male anche per gli INFERMIERI dove il rapporto tra domande e chi effettivamente si è iscritto al primo anno d’infermieristica è dello 0,85. Ma non solo difficoltà nell’accesso: prosegue infatti il fenomeno delle DIMISSIONI VOLONTARIE dal SSN: nel 2022 se ne sono andati in 18.243 contro i 5.780 del 2016. Per quanto riguarda il fattore retributivo, dal confronto con gli altri Paesi europei (fonte OECD) si rileva che la REMUNERAZIONE DEI MEDICI SPECIALISTI ITALIANI risulta inferiore del 4% rispetto al valore medio calcolato sulle retribuzioni degli altri Paesi europei; per gli infermieri la forbice è molto più ampia e lo stipendio di un infermiere italiano è di circa il 19% inferiore alla media europea. F: L. Fassari quotidiano sanità.it 01.02.25. Leggi anche INDAGINE CONOSCITIVA SUL RIORDINO DELLE PROFESSIONI SANITARIE https://tinyurl.com/3w7f3t7b.

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