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IL DDL 1240 ARENATO IN SETTIMA COMMISSIONE DEL SENATO PDF Stampa E-mail

La figura del CONTRATTISTA DI RICERCA, con rapporto di lavoro subordinato di durata biennale ed esclusivamente dedicato alla ricerca, aboliva la precedente figura dell’ASSEGNISTA di ricerca, una collaborazione coordinata e continuativa, esentasse e quindi senza capienza e welfare fiscale, con contributi previdenziali in gestione separata. Ora, il recente DDL 1240 di iniziativa governativa (il cosiddetto DDL Bernini/Meloni), in discussione alla VII commissione permanente del Senato, torna a intervenire sul pre-ruolo, con l'istituzione di nuove e molteplici figure precarie che, prevedendo maggiore flessibilità e costi minori, renderebbero il contratto di ricerca sostanzialmente svantaggioso per le amministrazioni. In particolare, poi, l’ASSISTENTE DI RICERCA rappresenta la sostanziale re-introduzione dell’assegno di ricerca abolito nel 2022, avendone le stesse caratteristiche. La Flc Cgil “ha ritenuto necessario segnalare formalmente alla Commissione Europea il rischio che si aggiri e si svuoti una milestone del PNRR, con l'introduzione di forme atipiche, svalutate e senza rappresentanza all’interno dell’università italiana”.

Il 20 febbraio, di fronte alla Conferenza dei rettori (CRUI), la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha annunciato la sospensione dell’esame del ddl 1240, che reca le ‘Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca’. “Alla luce delle veementi proteste di sindacati e associazioni di dottorandi che si sono rivolti alla Commissione europea per bloccarne l’iter parlamentare, non posso che sospendere l’esame del decreto”, avrebbe detto la ministra. Il disegno di legge, da lei stessa presentato, di fatto resta così arenato in settima commissione del Senato, dove era in corso di esame. F: La Repubblica 05.03.25.