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UNIVERSITÀ MODELLO UNGHERESE PDF Stampa E-mail

Nel 2019, in Ungheria ventuno università sono state affidate a fondazioni istituite per legge, sottoposte a un ferreo controllo governativo (i loro organi direttivi sono stati riempiti di politici del partito al governo, in un primo momento nominati a vita…) e finanziate da fondi fiduciari aperti a capitali privati, mentre solo sei sono rimaste pubbliche: oggi il 64% degli studenti ungheresi si trova nelle università-fondazioni dirette sostanzialmente da Orbán. A questo punto l’Unione Europea si è ricordata della sua Carta dei diritti fondamentali, che all’art. 13 stabilisce che «le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata»: così, il 15 dicembre 2022, il Consiglio dell’Unione europea ha deciso di sospendere il 55% degli impegni di bilancio a favore dell’Ungheria nell’ambito dei programmi della politica di coesione, e ha vietato alla Commissione europea di assumere impegni giuridici con enti ungheresi, a causa dalle preoccupazioni sulla sopravvivenza dello Stato di diritto in Ungheria. Quando il Parlamento europeo ha approvato una importante risoluzione che «esprime sgomento per la violazione persistente, sistematica e deliberata della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria, di cui il governo ungherese è responsabile», le due principali forze oggi al governo del nostro Paese hanno votato contro, riconoscendosi in quel modello. F: T. Montanari, volerelaluna.it 12.12.24.