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IL DECLINO DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE IN EUROPA PDF Stampa E-mail

Nonostante si registri un aumento nel numero di laureati in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), si legge nel RAPPORTO DRAGHI, il ritmo di crescita non è sufficiente a soddisfare la crescente domanda di lavoro in questi settori. A ciò si aggiungono marcate disparità di genere: gli uomini rappresentano quasi il doppio delle donne nei percorsi di studio STEM, evidenziando uno squilibrio significativo nell’accesso e nella partecipazione delle donne a queste discipline. Le carenze di competenze non riguardano solo i giovani laureati, ma si estendono anche all’apprendimento degli adulti. La scarsa partecipazione alla formazione continua ostacola le opportunità di riqualificazione e l’adattamento del mercato del lavoro alle tecnologie avanzate. Attualmente, la partecipazione degli adulti a programmi di istruzione e formazione è relativamente bassa in tutta l’UE e presenta notevoli variazioni tra i diversi Paesi. Nel 2016, solo il 37% degli adulti europei ha partecipato a corsi di formazione, e da allora questa percentuale è rimasta sostanzialmente invariata. Per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Agenda europea per le competenze 2020, che prevede una partecipazione annuale di almeno il 60% degli adulti alla formazione, occorrerebbe coinvolgere circa 50 milioni di lavoratori in più. Anche la formazione professionale presenta sfide simili. La qualità e l’efficacia dei programmi di formazione professionale variano notevolmente all’interno dell’UE, incidendo ulteriormente sulla capacità dei lavoratori di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro e di colmare il divario di competenze nel contesto delle tecnologie avanzate. L’Unione Europea deve adottare un approccio più strategico e orientato al futuro per affrontare le crescenti carenze di competenze. La relazione suggerisce innanzitutto un utilizzo più intensivo della “skills intelligence” da parte dell’UE e degli Stati membri. Questo implica l’uso dei dati per comprendere meglio le lacune di competenze esistenti e poter agire di conseguenza. F: orizzontescuola.it, novembre 2024.