L'ADDIO AL TEST D'INGRESSO A MEDICINA NON CONVINCE L'ALMA MATER DI BOLOGNA |
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L’UNIBO nel disegno di legge approvato nelle settimane scorse in commissione al Senato vede «diversi problemi di applicabilità». A esprimere dubbi e perplessità è il rettore Giovanni Molari, in occasione della conferenza stampa sul bilancio di metà mandato: «Vedo diversi problemi di applicabilità- afferma Molari- ma vedremo che tipo di iter avrà il decreto. Lo valuteremo quando capiremo i dettagli, ad oggi non ho ancora visto il decreto, ho solo visto delle conferenze stampa. Credo comunque che non sia di facile applicabilità. Abbiamo fatto un grande sforzo in questi anni per aumentare i posti a Medicina - rivendica Molari - e questi numeri ci consentono una didattica di qualità. Quando ci è stato chiesto di incrementare gli accessi, lo abbiamo fatto in Romagna dove avevamo margini. Non lo abbiamo fatto a Bologna perché il numero che abbiamo ci consente di avere una didattica di qualità, non di più». Molari ribadisce che per Medicina è importante «mantenere un numero programmato, perché i corsi devono formare gli studenti, quindi i futuri medici, in maniera proporzionata alle esigenze e alla capacità ricettiva del sistema. Bisogna ricordare che gli studenti di oggi saranno medici fra 10 anni», sottolinea. F:Agenzia Dire / CorriereTv30.1024.
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