MIUR: niente concorsi e fondi se non passa la riforma al Senato |
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Nessun concorso per ordinari e associati, nessun concorso da ricercatore, blocco delle risorse per reintegrare gli scatti: potrebbero essere queste le conseguenze di una mancata approvazione della Riforma Universitaria secondo il MIUR, che diffonde una nota per spiegare che dopo il passaggio alla Camera dei Deputati, la Riforma dell'Università torna al Senato per l'approvazione definitiva, ma se il DDL non dovesse ricevere il via libera definitivo o non essere calendarizzato potrebbero esserci spiacevoli conseguenze
. Nessun concorso per ordinari e associati: ''Il fondo per assumere 1.500 professori associati l'anno tra il 2011 e il 2013 - avverte il ministero - sarebbe inutilizzabile pur a fronte di un massiccio esodo di docenti già in larga parte avvenuto nel 2009-2010. La legge del 2005 ha abrogato le vecchie regole concorsuali ma non ne sono mai stati varati i decreti attuativi. Quindi al momento non si possono bandire concorsi né da associato né da ordinario, mancando una normativa in materia''. Inoltre, ''le norme sui concorsi da ricercatore, riviste con la legge 1/2009 scadono il 31 dicembre 2010. Dal 1° gennaio quindi, se non passa il ddl, non si potranno bandire posti da ricercatore''. Il DDL, ricorda il MIUR, ''prevede un fondo premiale per il 2011-2013 che serve a reintegrare su base meritocratica parte degli scatti di stipendio: senza il ddl queste risorse non potranno essere utilizzate per lo scopo previsto''. (ASCA - Roma 01-12-2010) |