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COMPITI ORGANIZZATIVI RICHIESTI AI DOCENTI PDF Stampa E-mail

La maggior parte dei compiti organizzativi che sono richiesti ai docenti riguardano temi che sono solo molto “latamente” legati alla ricerca e alla didattica. Alcuni esempi: l’adeguamento dei piani didattici e dell’offerta formative alle modifiche della normativa che muta in continuazione; il calcolo dei crediti (CFU) da attribuire agli insegnamenti e alle varie attività didattiche che compongono i Corsi di Laurea; la definizione, anche amministrativa, dei piani di studio di Lauree e Master. Ed ancora, la predisposizione di materiali per l’orientamento in ingresso ed in uscita, oltre naturalmente alla gestione dei bandi di concorso per i docenti e i passaggi di carriera, ma soprattutto dei bandi per l’assegnazione di incarichi di collaborazione per laboratori e tutoraggi. Si tratta di incarichi che spesso prevedono una remunerazione di poche centinaia di euro e richiedono, tuttavia, una commissioni di tre docenti o ricercatori, un bando nazionale e commissioni che si debbono riunire almeno due volte, per valutare a volte molti candidati e predisporre i relativi verbali. Nelle attività amministrativo/burocratche rientrano, inoltre, anche le “onerose” e spesso “bizantine” pratiche relative alla valutazione e autovalutazione delle attività svolte richieste ai Corsi di Laurea e ai Dipartimenti per l’accreditamento periodico dei Corsi di Studio dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR). Nelle università italiane è quasi assente il middle management amministrativo ed inoltre, come evidenzia la tabella qui sotto, i ruoli amministrativi e di staff nelle università italiane stanno diminuendo da dieci anni. F: agendadigitale 30.10.24