RAPPORTO DRAGHI. FINANZIAMENTI E COMPETENZE STEM NELLA UE |
Secondo il RAPPORTO DRAGHI (The Future of European Competitiveness, presentato alla Commissione Europea e pubblicato il 9 settembre 2024), nell’Unione Europea si destina il 4,7% del PIL al finanziamento dei programmi educativi e formativi, includendo sia le scuole che le università. In Italia, questa percentuale scende al 4,2% del PIL, come riportato dall’Istat. Il rapporto esprime preoccupazione per il livello inadeguato degli investimenti, evidenziando come solo l’8% degli studenti dell’UE raggiunga un alto livello di competenza in matematica, un dato inferiore rispetto ai coetanei asiatici, che vede in testa Singapore (secondo i dati OCSE-PISA), seguita da Giappone, Estonia e Repubblica di Corea. L’Italia si trova poco sopra la media europea, trascinata soprattutto dal Nord Italia. Il problema riguarda, secondo il rapporto realizzato dall’ex presidente del Consiglio, soprattutto l’ambito delle discipline STEM. Nonostante l’Europa produca talenti di alta qualità nei settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), la loro disponibilità è limitata. L’UE forma circa 850 laureati STEM per milione di abitanti ogni anno, una cifra inferiore rispetto agli oltre 1.100 laureati degli Stati Uniti. Il RAPPORTO DRAGHI evidenzia l’urgenza di interventi specifici per affrontare le carenze più gravi nelle competenze tecniche e STEM. Un focus particolare va rivolto all’apprendimento degli adulti, essenziale per l’aggiornamento continuo delle competenze dei lavoratori. In questo contesto, anche la formazione professionale richiede una riforma a livello europeo per migliorare la qualità e la coerenza dell’offerta formativa. Per attrarre talenti tecnologici dall’esterno dell’UE, si propone l’avvio di un nuovo Programma di acquisizione delle competenze tecnologiche. La competitività dell’Unione Europea è strettamente legata alla capacità di adattare e allineare le politiche educative e formative alle reali esigenze del mercato del lavoro. F: Bollettino ADAPT 16 settembre 2024, n. 32. Il nuovo programma, cofinanziato dalla Commissione e dagli Stati membri, includerebbe: L’obiettivo è trattenere i talenti tecnologici in Europa durante le prime fasi della loro carriera, contribuendo a colmare le lacune di competenze e stimolando l’innovazione a livello continentale. F: orizzontescuola.it, novembre 2024. Un programma di visti a livello UE per studenti, laureati e ricercatori in settori strategici. Un ampio numero di borse di studio accademiche, in particolare nelle discipline STEM. Tirocini per studenti e contratti per laureati presso centri di ricerca e istituzioni pubbliche in tutta l’UE. |