Home 2017 20 marzo LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE I "SOVRAISTRUITI", ALMENO NEI PRIMI ANNI SUCCESSIVI AL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO, SONO PIÙ DI 400MILA
I "SOVRAISTRUITI", ALMENO NEI PRIMI ANNI SUCCESSIVI AL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO, SONO PIÙ DI 400MILA PDF Stampa E-mail

Solo il 25,3% degli italiani fra i 30 e i 34 anni, secondo Eurostat, ha un titolo accademico in tasca, rispetto alla media del 38%. D’altro canto, i pochi che riescono a raggiungere il traguardo faticano a trovare un lavoro o lo ottengono non in linea con il proprio curriculum: appena il 53,9% è occupato a tre anni dal titolo (rispetto all'82% della Ue) e i laureati rappresentano la fetta maggiore dei giovani "overeducated", quelli cioè troppo istruiti rispetto alle competenze necessarie per svolgere le mansioni assegnate. Dal report realizzato dal centro studi Datagiovani per Il Sole 24 Ore risulta che i "sovraistruiti", almeno nei primi anni successivi al conseguimento del titolo, sono più di 400mila su una platea di 1,8 milioni di lavoratori, considerando 1,1 milioni di laureati tra i 25 e i 34 anni e 700mila diplomati tra i 20 e i 24. Tra i primi si riscontra la maggior diffusione della "overeducation", con un lavoratore su quattro in questa condizione (per un totale di quasi 300mila giovani), mentre si scende abbondantemente al di sotto del 20% per i diplomati (117mila). Dai numeri emerge che il legame con la crisi economica è stretto: il tasso di disoccupazione è salito per i diplomati dal 17,9% del 2008 al 29,8% del 2016 e per i laureati dal 9,4% al 14,1%.
Per gli occupati, l'iperqualificazione è passata dal 13,9% al 17,6% per i diplomati e dal 23,7 al 25,6% per i laureati: un fenomeno più frequente al Nord, dove si concentrano le maggiori chance di lavoro e dove dunque si hanno più possibilità di "adattarsi", per scelta o necessità, a lavori non allineati al proprio bagaglio di conoscenza. (Fonte: F. Barbieri, IlSole24Ore 16-01-17)