IL TAR LAZIO AFFERMA L’INDISPENSABILITÀ DEL NUMERO CHIUSO A MEDICINA Stampa

Con sentenza del 18 marzo 2020, n. 3370, il TAR Lazio, Roma, Sez. III, ha ribadito che il c.d. numero chiuso è reso indispensabile dall'esigenza di assicurare, per la formazione di professionalità adeguate, che l'accesso alla facoltà di "Medicina e Chirurgia" sia subordinato alla congruità del rapporto fra numero di studenti e idoneità delle strutture, sotto il profilo non solo della didattica, ma anche della disponibilità di laboratori e della possibilità di avviare adeguate esperienze cliniche, nonché di accedere alle specializzazioni. Non ultima, infine, (ferma restando la priorità delle esigenze sopra indicate) è la finalità di assicurare – anche in considerazione della libera circolazione di professionisti in ambito U.E. – la possibilità di adeguati sbocchi lavorativi, da commisurare al fabbisogno nazionale, sul presupposto che vi sia un potenziale bilanciamento fra medici formati in altri Paesi dell'Unione, operanti in Italia, e medici italiani trasferiti in ambito comunitario. (F: Osservatorio Università 23.03.20)