«L’INFORMAZIONE DISPONIBILE CRESCE; MA NON È DETTO CHE CON ESSA STIA CRESCENDO ANCHE LA CONOSCENZA» Stampa

«Nella vita della comunità universitaria, nei rapporti con i maestri e con i propri simili, ma soprattutto negli incontri con i propri "dissimili", si amplia l'orizzonte della ragione, in un vero confronto con l'"altro da sé", e si creano le premesse per un pensiero critico, libero e innovativo.
Oggi come sempre, è sulla capacità di un pensiero libero e critico del cittadino, in tutti i rami del sapere e del fare a cui ciascuno è specificamente chiamato, che si gioca la partita della democrazia. Questa affermazione, valida in ogni epoca, lo è ancor di più oggi in considerazione dello scuotimento tellurico che la diffusione dei nuovi media sta provocando non solo sul sistema dell'informazione, ma anche sulla stessa capacità di conoscenza del genere umano (Buccellati).
È vero che con gli sviluppi della tecnologia cresce l'informazione disponibile. E questo è una indiscutibile e straordinaria potenzialità della nostra epoca: news, enciclopedie, libri open access e intere biblioteche open source sono mezzi a disposizione di tutti, di valore inestimabile.
L'informazione disponibile cresce; ma non è detto che con essa stia crescendo anche la conoscenza. La missione dell'università da sempre è stata più alta e più ampia. Chiamata anche, ma non solo, a elaborare e fornire dati, nozioni e informazioni; vocata anche, ma non solo, a offrire una pur necessaria formazione professionale: l'università non è solo fucina del «sapere». Tutto questo – pur essendo moltissimo – è solo "il vestibolo della conoscenza", come direbbe John Henri Newman». (F: M. Cartabia, dal Discorso all'inaugurazione dell'A.A. di UniMi, scienzainrete 04-02-20)