LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS EVIDENZIA LA ZONA DI CONFINE, TRA SCIENZA, POLITICA E SOCIETÀ, CHE RAPPRESENTA OGGI LA FRONTIERA DELL’ATTUALE RICERCA Stampa

Il Coronavirus SARS-Cov2 è come un uragano, ormai nel pieno del suo sviluppo, che sta investendo tutto il mondo (una pandemia ha detto l'OMS) ma che, a differenza di un fenomeno meteorologico, può essere attenuato da decisioni politiche e comportamenti individuali opportuni. Il problema è però che nel caso specifico non c'è un protocollo ben definito da seguire e dunque tutto s'improvvisa sull'onda dell'emergenza. Tuttavia, il fatto che l'intervento esterno possa cambiare l'evoluzione del fenomeno fa sì che questo sia molto diverso da un urgano che si sviluppa a prescindere. Si entra cioè nella zona di confine, tra scienza, politica e società, che rappresenta oggi la frontiera dell'attuale ricerca: quando la ricerca cessa dunque di essere solamente accademica ma riguarda direttamente ognuno di noi e quando lo scienziato diventa il necessario interlocutore per prendere decisioni politiche e per spiegarle alla collettività. (F: F. Sylos Labini, Roars 13.03.20)