STUDENTI. FORMAZIONE PRELIMINARE PER AFFRONTARE GLI STUDI UNIVERSITARI Stampa
Quasi l'80% dei laureati di primo livello si laurea con almeno un anno di ritardo rispetto alla durata del corso. La durata media di un percorso universitario, che dovrebbe essere triennale, risultava nel 2009 di quasi cinque anni (4,85 anni per l'esattezza). In altre parole i 171.126 laureati dell'anno 2009 hanno cumulato 315.000 anni-uomo di ritardo. È difficile calcolare il costo economico di questi ritardi, perché non sappiamo quanti dei laureati ritardatari siano già inseriti, prima della laurea, in un'attività lavorativa. È quindi sicuramente eccessiva la stima che si ottiene moltiplicando gli anni uomo di ritardo per un guadagno presunto di 20.000 euro l'anno (comprendendo tasse e contributi). Ma questa stima fornisce la cifra paurosa di 6,3 miliardi di euro, vicina i ai 7 miliardi di euro che lo Stato versa annualmente al sistema universitario attraverso il Fondo di Finanziamento Ordinario. Poi, naturalmente, ci sono studenti che non riescono a tenere il passo con gli studi universitari. Non è sorprendente. Quasi il 50% dei diciannovenni s’iscrive all'università. Un fenomeno irreversibile, tenuto conto del fatto che oltre il 70% dei diciannovenni consegue la maturità. È naturale che i quasi 300.000 giovani che ogni anno tentano di iniziare gli studi universitari abbiano spesso una preparazione inadeguata per gli studi che intendono svolgere. Le norme attuali, varate ai tempi del Ministro Zecchino, prevedono prove di ammissione ai diversi corsi di laurea, ma prevedono anche che gli studenti che non le superano siano inseriti in un programma di formazione, preliminare ai veri e propri studi universitari. Si potrebbe addirittura far slittare di un semestre l'inizio dell’istruzione universitaria, dedicando prevalentemente il primo semestre del primo anno alla formazione preliminare necessaria per affrontare gli studi universitari.
(Fonte: A. Figà Talamanca, Il Riformista 06-11-2011)