L’ART. 71 DELLA LEGGE DI BILANCIO RIPRISTINA L’OBBLIGO PER TUTTA LA PA, IVI INCLUSE UNIVERSITÀ ED ENTI DI RICERCA, AD APPROVVIGIONARSI CON CONSIP Stampa

La Legge di bilancio dell'anno scorso aveva consentito agli Enti Pubblici di Ricerca di procedere a nuove assunzioni per mitigare il crescente problema del precariato. Ora che è cambiato il governo, con l'art. 29 vengono imposti stravaganti indicatori per il controllo della spesa per il personale. Un'altra perla è l'art. 72 comma 23 che obbliga tutta la pubblica amministrazione italiana, incluse le università, ma escluse le regioni, al riuso dei sistemi e degli strumenti ICT (Information and Communication Technology). E così i poveri professori e ricercatori italiani saranno obbligati, per legge di bilancio, a telefonare con i vecchi Nokia 3310, a usare Windows95 e a recuperare il glorioso Commodore64. Il capolavoro è il comma 3 dell'art. 71. Con il decreto-legge scuola attualmente in fase di conversione, le università erano state finalmente affrancate dall'obbligo di uso dei bizzarri strumenti del CONSIP, una specie di Amazon di Stato, macchinosa e inusabile, dove si trovano spesso attrezzature di qualità inferiore e a prezzi superiori rispetto a quelle disponibili sul libero mercato. Ma ecco che l'art. 71 ripristina l'obbligo per tutta la PA, ivi incluse università ed enti di ricerca, ad approvvigionarsi con CONSIP. Sembra di essere su Scherzi a Parte. La comunità accademica tutta si chiede accoratamente dove sia il Ministro. Basterebbe poco: un fermo veto agli articoli 28, 29, 71 e 72 ed egli verrebbe acclamato Salvatore della Patria. Ministro, se ci sei batti un colpo! (F: Roars 08.12.19)