PRECARI DELL’UNIVERSITÀ DIVERSI DA QUELLI DEGLI EPR NEL DL 126 Stampa

FlcCgil rileva che gli emendamenti per i lavoratori precari dell'università, diversi nella forma ma coerenti con quelli per gli enti di ricerca, sono stati tutti bocciati e quindi è rimasto immodificato nel passaggio parlamentare l'art. 5 del DL 126 "Semplificazioni in materia universitaria".
La qualità di questi interventi normativi, per i quali occorre dare merito ad una evidente sensibilità emersa nelle commissioni parlamentari in cui si è svolta la discussione, rendono però del tutto paradossale l'opposto trattamento riservato ai precari dell'università.
Difficile spiegare come sia possibile che gli emendamenti per i lavoratori precari dell'università, diversi nella forma ma coerenti nella sostanza politica con quelli per gli enti pubblici di ricerca, siano stati tutti bocciati e che quindi sia rimasto immodificato nel passaggio parlamentare l'art. 5 del DL 126 "Semplificazioni in materia universitaria". Vogliamo auspicare che il progetto di legge in via di presentazione riguardante il reclutamento nelle università sia davvero l'occasione aperta al confronto in grado di sanare definitivamente questa disparità di trattamento tra chi fa ricerca negli enti e chi la svolge negli atenei. (F: FlcCgil 21.12.19)