FORMAZIONE MEDICA E NUMERO CHIUSO Stampa

Le due principali associazioni europee che si interessano di formazione medica, EJD (European Junior Doctors' Association) e UEMS (European Union of Medical Specialists) convengono sul fatto che l'apertura libera nell'accesso a Medicina non può garantire un adeguato livello formativo degli studenti, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto pratico, dove tra l'altro in Italia siamo già carenti. Venendo all'Italia, qualora si riuscissero a garantire strutture per l'insegnamento di capienza adeguata e con i necessari supporti tecnologici (perché se la medicina sta cambiando, dobbiamo prevedere che si modifichi anche la metodologia di insegnamento), è necessario garantire anche un tirocinio professionalizzante presso strutture, universitarie e non (visto il possibile decuplicarsi degli aspiranti medici), che sia di livello, con personale formato per l'insegnamento e con il giusto case mix. Altrimenti, rischieremmo di avere più studenti di medicina che posti letto! Altro dato da considerare è la carenza di personale docente di ruolo e ricercatore scientifico nell'area disciplinare di scienze mediche. Il report Anvur 2017 parla di 8.944 unità, con un'età media di 52 anni (fonte: Statistica e Studi MIUR a.a. 2016/17), un numero certamente inferiore rispetto alla necessità di insegnare a un numero elevatissimo di studenti. E poi, quali parametri verrebbero usati per stabilire il superamento o meno dello sbarramento? Spetterebbe ai soli docenti universitari questo arduo compito? Questo tipo di valutazione sarebbe oggettiva o si potrebbe andare incontro ad elevate disparità tra le varie sedi universitarie? Facile immaginare il numero di ricorsi amministrativi a tribunali che hanno già dimostrato un'elevata propensione ad accoglierli. In Italia oggi mancano i medici specialisti perché da anni non sono finanziati in maniera adeguata i contratti di specializzazione e nemmeno sono recuperati annualmente quelli non assegnati per rinuncia o trasferimento dei vincitori, mentre allo stato attuale i laureati in medicina e chirurgia sono in numero superiore rispetto alla media europea! (F: A. Spedicato, P. Di Silverio, Anaao 01.10.19)