Governo clinico. Il giudizio dei sindacati della dirigenza sanitaria Stampa
Piuttosto che avere un provvedimento che non risponde alle esigenze della categoria, è meglio rinunciarci. È questo in estrema sintesi il giudizio dei sindacati della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa al nuovo testo sul governo clinico che ha ricevuto la scorsa settimana semaforo verde dalle Regioni. Per i sindacati sono ancora troppe le criticità contenute nel provvedimento. Per questo ne chiedono una rivisitazione in linea con le esigenze della categoria. Per i sindacati il testo si limita a ribadire norme di funzionalità delle aziende sanitarie, sfiorando soltanto il nocciolo dei problemi “che pure, a detta dei promotori, l’avrebbero originato, e sottraendo ulteriore materia allo spazio contrattuale per affidarla in modo unilaterale alle Regioni”. “Ancora una volta – hanno spiegato – si modifica l’età di quiescenza contribuendo, dopo avere rifiutato di anticipare l’età d’ingresso nel sistema, all’invecchiamento della categoria. Aumenta la discrezionalità politico-amministrativa nelle procedure di selezione e verifica delle carriere, a dispetto di titoli ed esperienza professionale. Si lasciano inalterati ingiustificati privilegi dell’Università nella governance delle Aziende integrate.
(Fonte: www.quotidianosanita.it 03-11-2011)