Lo sviluppo si fa anche con la formazione. Semplificare le regole senza leggi architettoniche Stampa
Fabio Beltram apre il nuovo anno accademico della Normale di Pisa: "L'incapacità di progettare, forse di concepire, un vero sviluppo che affligge il nostro paese mi sconcerta. Il nostro è un paese in crisi perpetua che non sa capire che la vera manovra per lo sviluppo si fa qui, con la formazione, con la cultura, con la ricerca, con le intelligenze". E ancora: "Sono molto preoccupato per il vostro futuro", tracciando il bilancio di quest'ultimo anno, il primo della gestione dopo la direzione di Settis. Ha sottolineato come le curve di gradimento della scuola da parte degli studenti, siano in crescita: più domande per i corsi di orientamento, più richieste di iscrizione. Ha ricordato come nella hit di Shanghai la Normale figuri fra i dieci migliori atenei del mondo in compagnia di colossi come Harvard o Cambridge. Prima di Beltram era intervenuto il presidente della CRUI, la Conferenza dei rettori italiani, Marco Mancini con un appello chiaro: "Ridiscutiamo dell'autonomia degli atenei", chiedendo "una semplificazione delle regole su didattica e reclutamento dei docenti nelle università dal momento che proprio i finanziamenti delle accademie saranno agganciati a parametri nazionali di produttività". "Basta con le leggi architettoniche" ha aggiunto, "abbiamo bisogno di norme più leggere e di semplificazione". Il presidente della CRUI chiede al ministro Gelmini e al governo "un programma pluriennale di investimenti perché senza un programma non possiamo pianificare nulla" e un nuovo sistema per tornare a reinvestire sulle infrastrutture e sull'edilizia residenziale in particolare.
(Fonte: La Repubblica Firenze 18-10-2011)