LA PERFORMANCE DELLA RICERCA SCIENTIFICA IN ITALIA Stampa

L'International Comparative Performance of the UK Research Base 2013, il report realizzato dalla società Elsevier su richiesta del Department of Business, Innovation and Skills del governo britannico, è un documento, che si concentra su alcuni aspetti della qualità della ricerca scientifica, e si basa sui dati forniti da tre diversi soggetti: l'OCSE, per quanto riguarda i dati sulle dimensioni degli investimenti in ricerca e sviluppo; il database Scopus, per quanto concerne i dati su articoli e citazioni; e infine la World Intellectual Property Organization (WIPO), l'agenzia delle Nazioni Unite che raccoglie i dati su proprietà intellettuale e brevetti. Pur focalizzandosi sulla situazione del Regno Unito, il report fornisce numerosi dati comparativi anche su alcuni dei paesi più industrializzati del mondo, fra cui anche l'Italia. Il primo dato che sorprende è quello sul Field Weighted Citation Impact (FWCI) che indica la qualità degli articoli accademici sulla base del numero di citazioni ottenute dagli articoli dei ricercatori di un dato paese, rapportati al numero di citazioni medie in ognuno dei settori scientifico-disciplinari coperti da questi articoli. Sul FWCI, l'Italia si trova in terza posizione. I settori in cui gli articoli dei ricercatori italiani sono citati in misura maggiore, spesso con livelli molto più alti rispetto a quelli degli altri paesi, sono l'ingegneria (con un FWCI addirittura doppio rispetto alla media mondiale), l'economia, le scienze cliniche e quelle ambientali. (F: sardegnaricerche 28-10-19)