ISTRUZIONE TERZIARIA IN EDUCATION AT A GLANCE 2019 DELL’OCSE Stampa

Education at a Glance 2019 dell'OCSE conferma che in tutti i Paesi conseguire una laurea:
(1) aumenta la probabilità di trovare un lavoro: nel 2018 il tasso di occupazione (calcolato sulla popolazione da 25 a 64 anni) dei laureati è stato in tutta l'area Ocse di 9 punti superiore a quello dei diplomati, e in Italia di 10 punti superiore; (2) assicura redditi decisamente più elevati: un laureato guadagna – sempre nella media dei paesi Ocse – il 57% in più di un diplomato; per l'Italia il premio è sempre consistente, ma si ferma al 39% in più; (3) un titolo terziario rafforza la resilienza, ossia la capacità di ritrovare il lavoro se lo si è perso.
Investire in istruzione superiore si conferma un buon affare tanto per gli individui, quanto per la collettività.
I dati che descrivono la scena internazionale confermano due "anomalie" italiane. La prima riguarda l'esiguità delle risorse investite nell'università dal nostro Paese: nel 2016 vi abbiamo destinato solo lo 0,89% del nostro Pil, decisamente meno della media Ocse (1,48 per cento, si veda la Figura 1). Da notare che dal 2010 la quota è addirittura diminuita (era lo 0,99 per cento), con una contrazione che riguarda esclusivamente le risorse pubbliche, scese da 0,76 a 0,57%, mentre è cresciuto lo sforzo degli attori privati (famiglie), salito da 0,23 a 0,32%.




Considerata tanta parsimonia, non sorprende che l'Italia sia oggi tra i paesi con la popolazione adulta meno istruita (si veda la Figura 2): tra i 25-34enni solo il 28 per cento è in possesso di un titolo terziario, mentre la media Ocse è pari al 47 per cento. Le quote del 2011, rispettivamente del 21 e 39 per cento, testimoniano la faticosa rincorsa italiana. La seconda anomalia dell'Italia segnalata da Education at a Glance è l'assenza di titoli terziari brevi (biennali), piuttosto diffusi all'estero (ancora figura 2), in parte compensati dallo sbilanciamento sui laureati magistrali, da noi persino più numerosi dei triennali. (F: A. Gavosto e S. Molina, lavoceinfo 27-09-19)