UNA NUOVA INDAGINE DI QS (QUACQUARELLI SYMONDS) HA VALUTATO OLTRE 700 ATENEI NEL MONDO SOTTO IL PROFILO DELLA "OCCUPABILITÀ" DEI PROPRI LAUREATI Stampa

La graduatoria è stata stilata sulla base di cinque indicatori. In particolare, è stato chiesto ai datori di lavoro coinvolti nell'indagine di indicare da quali atenei provenissero i laureati più competenti e preparati. QS ha, inoltre, preso in esame quasi 40mila individui tra le persone più innovative, creative e facoltose al mondo per stabilire quali università stessero producendo professionisti in grado di cambiare il mondo. È stata valutata poi la capacità di ciascun ateneo di collaborare con successo con importanti aziende globali attraverso partnership legate, ad esempio, ai tirocini. Un altro indicatore ha valutato la presenza attiva dei datori di lavoro nei campus universitari negli ultimi dodici mesi, sotto forma di presentazioni aziendali o qualsiasi altra attività di autopromozione. Ai fini della classifica generale ha pesato pure il "Graduate employment rat", cioè il tasso di occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo. Per evitare anomalie, quest'ultimo dato è stato parametrato sulla base delle condizioni economiche di ciascun Paese.
Il Mit di Boston è l'Università che garantisce maggiori e migliori possibilità di impiego ai propri laureati nel mondo.
In Italia, a primeggiare è il Politecnico di Milano, seguito dall'Università di Bologna e da Sapienza di Roma. Tra le altre università italiane che figurano nei primi 500 posti ci sono il Politecnico di Torino (fascia 111-120), l'Università Cattolica del Sacro Cuore (121-130), l'Università di Padova (151-160), l'ateneo di Pisa (161-170), la Statale di Milano (201-250), le università di Torino e Trento stabili nella fascia dal 201° al 250° posto e la Federico II di Napoli (251-300). Entrano in questa edizione del ranking, nella fascia 301-500, anche Ca' Foscari, Pavia, Tor Vergata, Milano Bicocca e Verona. (F: Sky24 19-09-19)