CONCORSI E COOPTAZIONI Stampa

Chi conosce i sistemi universitari avanzati sa bene che nessuna Università estera assume professori universitari o ricercatori mediante un "concorso pubblico per titoli ed esami" basato sul criterio del "vinca il migliore". All'Università si entra per cooptazione.
A tutti gli effetti pratici il concorso universitario è un paradosso: da un lato costringe le commissioni che agiscono correttamente (e sono la stragrande maggioranza) a complessi slalom giuridico-amministrativi per esercitare la necessaria cooptazione mascherata da concorso senza violare le leggi e, dall'altra, offre ampi spazi alle (poche) commissioni scorrette per scelte improprie nascoste dalla foglia di fico delle procedure concorsuali.
L'obiezione classica a chi propone il superamento dei concorsi all'Università è che è la Costituzione prescrive il concorso per accedere ai pubblici impieghi. Alcuni costituzionalisti, tuttavia, sostengono che la regola non è assoluta e che sarebbe sufficiente valorizzare la posizione di autonomia costituzionale dell'Università rispetto a qualsiasi generica amministrazione pubblica. (Fonte: D. Braga, IlSole24Ore 07-08-19)