ROARS HA SINTETIZZATO COME SEGUE LO STATUS DEI RICERCATORI UNIVERSITARI RTI E RTDB Stampa

A partire dal 2013, grazie al piano straordinario professori associati (PA), il numero di RTI da circa 24.000 unità si è costantemente ridotto, ed oggi risulta pressoché dimezzato, sebbene siano tuttora meno di due terzi dei complessivi 15.000 RTI abilitati ad essere diventati PA. Comparando lo stato delle abilitazioni al novembre 2018, si riscontra che ad oggi il numero di ricercatori a tempo indeterminato (RTI) in attesa di progressione di carriera in qualità di titolari di abilitazione scientifica nazionale (ASN) per la 2^ fascia è sceso da poco più di 6.000 a circa 5.250. Quasi un quinto della popolazione dei RTI abilitati, pari a oltre mille unità, ha il titolo risalente all'ASN 2012, quindi sempre più prossimo alla scadenza. La pubblicazione del recente DM n. 364 del 2019 potrà fornire nuovo impulso alla progressione di carriera dei RTI, ma il numero di nuovi posti da associato previsti (nella misura di 676) potrà coprire chiaramente solo una piccola parte dell'attuale fabbisogno. Il numero complessivo di ricercatori a tempo determinato tipo b (RTDb) è rimasto contenuto in pochissime centinaia fino al 2015, e dunque fino ad allora non era comparabile con il numero di RTI. Successivamente, per effetto di stanziamenti ministeriali in favore dell'immissione di ricercatori di tipo b, si è oggi arrivati a sfiorare le 4.000 unità; in realtà, tenendo conto anche dei RTDb che nel frattempo hanno completato il proprio triennio di servizio e sono divenuti professori associati, si può concludere che ad oggi siamo ormai prossimi alle 5.000 assunzioni di RTDb e che a questo ritmo, nel giro di meno di tre anni, tale numero potrà superare quello dei RTI (prevalentemente non abilitati) che rimarranno in servizio. (Fonte: Roars 24.06-19). Vedi anche la tabella seguente: