OFFERTA FORMATIVA IN EVOLUZIONE. L’ULTIMA TENDENZA DELLA DIDATTICA UNIVERSITARIA Stampa

Dal 2011 sono stati avviati 12 corsi di laurea in Data science, 8 solo negli ultimi due anni. UniBo, UniPi e Sapienza hanno fatto anche il passo successivo, aprendo lauree in Intelligenza artificiale. Il PoliMi e la Bocconi hanno appena progettato una magistrale congiunta in Cyber risk per tutelare, in un mondo sotto attacco, gli stessi dati che ci travolgono.
Uno studio sull'evoluzione dell'offerta formativa negli ultimi 5 anni realizzato da Marco Abate, docente a Pisa, e presentato alla Conferenza dei rettori, rivela le nuove tendenze. In campo umanistico spuntano le magistrali in Linguistica, un po' l'altra faccia della medaglia: Facebook e Google vanno a caccia di linguisti per analizzare ciò che scriviamo, pensiamo, desideriamo. Ma il motivo della crescita, quest'anno particolarmente evidente con cinque lauree in più tra Tor Vergata, Roma Tre, Bolzano e Catania, dice Abate, è anche un altro: si sta aprendo il campo dell'insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Nel settore giuridico formare alle professioni forensi non basta più, le aziende chiedono esperti di diritto ed economia: di qui 7 triennali pronte a partire in Scienze giuridiche. Crescono poi le lauree di Medicina in lingua inglese, quelle in Riabilitazione, passate da 142 a 150 in pochi anni, e per infermieri e ostetriche (da 84 a 97). Sui 137 corsi aperti nel nuovo anno accademico, 18 sono nell'area delle scienze mediche, 16 in scienze economiche e statistiche, il settore più in espansione, in particolare le magistrali in economia aziendale. Poi c'è la crescita della cultura del cibo legata a turismo e agricoltura sostenibile: 8 triennali in due anni in Scienze gastronomiche. Il fenomeno più visibile è legato ai nuovi corsi, ma sugli oltre 4mila esistenti ogni anno ne sono modificati 800. (Fonte: I. Venturi, La Repubblica 18-08-19)