Proposta di sorteggio per i membri togati del CSM come per le commissioni dei concorsi universitari Stampa

L'importanza di riorganizzare il lavoro dei giudici è stata dimostrata in alcuni seri lavori scientifici, ma questo cambiamento non è possibile se non si modifica il modo in cui sono scelti i presidenti dei Tribunali e i capi degli uffici. Oggi essi sono designati dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) con un meccanismo simile a quello dei vecchi concorsi universitari: i magistrati che fanno parte del Csm (due terzi dei componenti del Consiglio) sono eletti dai loro colleghi e pertanto, presumibilmente, contraggono debiti verso i loro elettori che spesso poi «ripagano» con promozioni e trasferimenti. Un sistema, come accadeva nei vecchi concorsi universitari, che raramente promuove i migliori.

Negli atenei il ministro Gelmini, prima di varare la sua riforma, sostituì le elezioni con il sorteggio delle commissioni: un meccanismo che nei due anni passati, almeno in alcune discipline, ha fatto saltare molti accordi dietro le quinte, consentendo la promozione di giovani ricercatori di valore. Si potrebbe istituire il sorteggio anche per i membri togati del Csm.
(Fonte: A. Alesina, F. Giavazzi, Corriere di Bologna 11-07-2011)