PENSIONAMENTO DEI MEDICI SPECIALISTI Stampa

La carenza di personale medico nelle corsie ospedaliere e nei servizi territoriali rischia di subire un'ulteriore brusca accelerazione con l'introduzione della "Quota 100" prevista nella Legge di Bilancio 2019. I Medici dipendenti del SSN oggi vanno in quiescenza con una anzianità in media intorno ai 65 anni di età. Con la "Quota 100" si acquisisce il diritto ad un pensionamento anticipato a 62 anni di età, visto che la grande maggioranza dei medici ha effettuato il riscatto degli anni di laurea e di specializzazione per il basso costo previsto tra la fine degli anni 70' e l'inizio degli 80', e sono in possesso del requisito dei 38 anni di contribuzione previdenziale. Quindi nel 2019, con l'anticipo di tre coorti, potrebbero lasciare i nati fino all'anno 1957, mentre quelli nati nel 1958 e 1959 raggiungeranno i 62 anni tra il 2020 e il 2021. L'anticipo potrebbe interessare nel triennio 2019/2021 altri 17.000/18.000 medici, per un totale di pensionamenti possibili di 38.000. E' verosimile, comunque, che le quiescenze siano ridotte per le penalizzazioni che l'adesione alla "Quota 100" comporta: riduzione dell'assegno pensionistico, limitazione della libera professione e divieto del cumulo previdenziale. In definitiva, "noi stimiamo che l'uscita per 'Quota 100' sia limitata al 25%, in pratica circa 4.500 medici dei 18.000 che acquisiranno il diritto". (Fonte: ANAAO ASSOMED e IlSole24Ore 20-03-19)