UNA PROPOSTA PER COLTIVARE IL MERITO Stampa

Per coltivare il merito negli spazi del sapere bisogna tornare a far uso di una discrezionalità protetta dalle leggi e gerarchicamente orientata. Si tratta di riaffidare alla responsabilità umana, legittimata dal principio di autorità, il compito di selezionare la nuova classe dirigente accademica, mandando in soffitta un sistema formativo fatto di procedure asettiche e di controlli burocratici che non hanno scongiurato l'infiltrazione del familismo e della corruzione. Significa rilegittimare tutte le posizioni apicali, che sono state espropriate della loro potestà discrezionale e trasformate in centri di burocrazia autoreferente, in nome di un egualitarismo malsano, monopolizzato da corpi intermedi malati. Significa, ancora, rimettere il magistero, di qualunque disciplina, nella posizione di valutare, in piena autonomia e senza conseguenze giudiziarie, i premi e le promozioni nella scala gerarchica funzionali allo sviluppo del sapere. (Fonte: A. Barbano, Il Foglio 27-01-19)