LAUREE UMANISTICHE, ALTRO CHE LAUREE INUTILI, IMPARIAMO DAGLI INGLESI Stampa

Esempi. La più importate donna manager britannica, Emma Walsmley, a capo del colosso farmaceutico GlaxoSmithKline, è laureata in lettere classiche a Oxford. La donna più famosa della finanza, Helena Morrissey, ha fatto filosofia a Cambridge. La direttrice della comunicazione di Mittal (il gruppo dell'acciaio che si è comprato l'Ilva), Nicola Davidson, è una pianista classica diplomata in musica, che poi ha cominciato la carriera facendo comunicazione finanziaria.
L'attuale ambasciatrice a Roma, Jill Morris, è laureata in lingue e letterature straniere. Il predecessore, Christopher Prentice, aveva fatto lettere classiche (a Oxford). La metà degli avvocati inglesi non ha fatto legge: hanno solo seguito un corso di specializzazione, dopo essersi laureati magari in storia o in lettere. Un principe del foro, un QC (Queen's Counsel), laureato in letteratura, sosteneva di recente l'abolizione tout court della facoltà di legge, perché inutile. Molto meglio, diceva, aver studiato humanities e poi essersi specializzati. (Fonte: Corriere Università 02-03-19)