CNR. IL FONDO ORDINARIO DI FINANZIAMENTO IN DEFICIT INTEGRATO CON 90 MLN DALLA LEGGE DI BILANCIO 2019 Stampa

Il CNR, la più grande e per certi versi la più rilevante istituzione scientifica del Paese, ha un serio problema. Per la prima volta il Fondo ordinario (FOE) che lo Stato metterà a disposizione, per il 2019, di questa prestigiosa istituzione scientifica risulterà gravemente insufficiente (con un deficit di circa 100 milioni). E' per questa ragione che lo scorso 25 ottobre i 102 direttori degli istituti scientifici del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno sottoscritto, come primi firmatari, e poi pubblicato sulla rete, un "Manifesto per salvare il CNR e rilanciare il futuro del Paese". Al momento la sottoscrizione del Manifesto da parte del personale del CNR ha raggiunto le 3800 unità. Gli stessi direttori hanno poi inviato lettere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro IUR Marco Bussetti, per sollecitare un loro intervento risolutivo. Come si afferma nel Manifesto, le ragioni principali per cui si è giunti a questa assai grave situazione risiedono in quattro eventi scatenanti, non essendo state previste le ovvie compensazioni finanziarie: negli ultimi anni un costante de-finanziamento del FOE, a scapito dei naturali incrementi dei costi e delle spese di personale; una decina di anni fa lo scorporo dal FOE di una quota, circa 70 milioni, fittiziamente vincolata a progetti di ricerca, ma in realtà rientrata in buona parte negli anni successivi nel calderone delle spese di funzionamento e oggi non più utilizzabile in questo modo in quanto vincolata alle nuove assunzioni; aggiornamento contrattuale fermo da vari anni; assunzione di oltre mille di unità di personale da troppo tempo precario.
Per fortuna, con la Legge di bilancio 2019 si annunciano in extremis 90 milioni per il CNR, in arrivo anche sulla scia delle pressioni dei 102 direttori di Dipartimento e di Istituto dello stesso ente. Altri 10 milioni sono destinati con la Legge di bilancio al Fondo ordinario di tutti gli enti di ricerca. Annuncia il ministro Bussetti (MIUR): "Le misure approvate in queste ultime ore favoriscono un rilancio del CNR, garantiscono una piena operatività all'Ebri, il centro di ricerca fondato da Rita Levi Montalcini, avviano la realizzazione della Scuola Normale a Napoli, un'eccellenza accademica che darà un contributo rilevante alla formazione delle nuove classi dirigenti del Mezzogiorno". Le risorse aggiuntive assegnate al CNR serviranno ad avviare la faticosa e stratificata questione delle stabilizzazioni: 1.200 precari cosiddetti comma 1 e altrettanti comma due.
(Fonte: R. Falcone, scienzainrete 21-11-18; C. Zunino, La Repubblica 06-12-18)