CONTRO IL TAGLIO ALLE PENSIONI MEDIO-ALTE, ANCHE DEI PROFESSORI UNIVERSITARI Stampa

"Gli attacchi alle pensioni dei ceti professionali hanno prodotto l'effetto di ricompattare tutte le categorie; siamo pronti a mobilitarci per respingere in blocco il taglio degli assegni medio-alti annunciato dal governo nella manovra economica". Il presidente di Cida (Confederazione italiana dirigenti ed alte professionalità), Giorgio Ambrogioni, spiega in un'intervista a "Il Sole 24 Ore" come contro l'emendamento alla legge di Bilancio, che il governo intende presentare al Senato - con tagli dal 10 al 20 per cento delle pensioni sopra 90 mila euro per cinque anni -, si è costruito un ampio fronte che comprende i dirigenti del pubblico e del privato, medici, professori universitari, magistrati, avvocati, forze armate e diplomatici in pensione: "Con le principali associazioni di rappresentanza abbiamo inviato una lettera al premier Conte, in attesa di essere ricevuti ci appelliamo alle due forze di governo". Alla Lega, - aggiunge - affinché ritiri la misura che colpirà la sua base elettorale, considerando che gran parte dei dirigenti è del Centro-Nord: "Ai 5S diciamo che è sbagliato colpire i ceti professionali che non sono la casta ma rappresentano l'ossatura del Paese". (Fonte: Agenzia Nova 04-12-18)