EDUCATION AT A GLANCE 2018 Stampa

Gli esperti dell'Ocse hanno presentato "Education at a glance 2018", il dossier sullo stato di salute dei sistemi di istruzione e formazione di una quarantina di paesi di mezzo mondo. In Italia solo il 9% dei 25-64enni con un genitore senza un titolo di scuola superiore è approdato in un ateneo contro una media internazionale del 21%. Il report accende la luce sulla "sfortunata" generazione dei trentenni nostrani, meno istruiti e con meno chance dei coetanei stranieri. I 25-34enni laureati in Italia sono 27 su cento, contro la media Ocse del 45% e il loro tasso di occupazione è tra i più bassi in assoluto: appena il 66%. Anche tra gli adulti la laurea vale meno che all'estero: la differenza in termini di guadagno tra diplomati e laureati è del 38% contro il 55% cento della media Ocse. E ancora: spesa per alunno nettamente inferiore alle medie internazionali, docenti con stipendi più bassi anche del 25 per cento, studenti universitari con oltre 1600 euro di tasse a testa e pochissimi incentivi: in Finlandia le tasse universitarie non esistono e il 55% riceve borse di studio o sussidi. In Italia arriviamo a meno della metà: il 25 per cento. L'Italia è in netto calo per quanto riguarda il tasso di occupazione: nel 2007 trovava un lavoro il 71% dei laureati, con un tasso comunque inferiore rispetto alla media Ocse e superiore solo all'Indonesia. Ma dopo dieci anni la situazione è ulteriormente peggiorata: trova lavoro solo il 65% di dottori, va peggio solo per i laureati dell'Arabia Saudita. Senza contare quella fetta di giovani, in una fascia d'età compresa tra 20 e 24 anni che non studia, non lavora e non fa niente per trovare un impiego: si tratta dei cosiddetti Neet, acronimo di "not in education, employment or training", pari al 30% dei giovani italiani contro una media Ocse del 16%. Nei tre anni compresi tra il 2013 e il 2016 gli studenti italiani nelle università straniere sono aumentati del 36%. La meta preferita è il Regno Unito dove sono andati a conseguire la laurea circa 12mila ragazzi italiani. In Francia circa 8200, in Austria 8mila e in Germania 6200. (Fonte: S. Intravaia, IlSole24Ore 12-09-18. L. Loiacono, Il Messaggero 12-09-18)